L’esame angiografico è un esame che studia le alterazioni anatomiche e funzionali della retina (tonaca nervosa dell’occhio) e della coroide (tonaca vascolare dell’occhio) mediante l’introduzione per via endovenosa di un colorante (fluorescina o indocianina) seguita da una sequenza fotografica del fondo dell’occhio.
Il tempo di esecuzione dell’esame dal momento dell’iniezione del colorante varia a seconda che si tratti dell’ angiografia con fluoresceina o al verde di indocianina:
Questi esami trovano particolare indicazione nello studio e nella diagnosi delle seguenti patologie oculari:
L’ esame non necessita di ricovero poiché viene effettuato in regime ambulatoriale, previa dilatazione della pupilla ed a digiuno. L’iniezione del colorante (fluoresceina e/o indocianina), specie nei soggetti predisposti, può, in rari casi, provocare reazioni allergiche come nausea, rash cutaneo, prurito e per tale ragione è importante riferire qualsiasi evento avverso di tipo allergico al medico oftalmologo. Nei soggetti predisposti si effettua, infatti, una preparazione all’angiografia a base di farmaci cortisonici e antistaminici da assumere nei tre giorni precedenti l’esame e che abbattono il rischio di una eventuale reazione allergica. E’utile avvertire l’oftalmologo nel caso di una gravidanza in corso nonostante non siano stati riferiti effetti dannosi a carico della madre o del nascituro dovuti alla fluoresceina o al verde di indocianina. Tuttavia si raccomanda la sospensione dell’allattamento nei due giorni successivi l’esame angiografico poiché il colorante viene escreto nel latte materno. Infine il colorante iniettato in circolo potrebbe rendere la cute e le urine lievemente pigmentate ma tale effetto è innocuo e potrebbe persistere al massimo nelle 24 ore successive l’esame.